Ahi, serva Italia, di dolore ostello

Silvio Berlusconi, bene o male, è un senatore della Repubblica Italiana. In quanto tale, ci rappresenta con dignità ( mi si perdoni, mi riferisco alla carica della quale è, in qualche modo, stato insignito ) pari a quella del premier.

Infatti, l'Italia NON è una repubblica presidenziale, ed il "premier" è "primo inter pares", ovvero ogni membro del Parlamento ha pari valore, primo ministro compreso.

Ciò detto, trovo assolutamente intollerabile il servilismo filoamericano per interposta ucraina di tutte le testate pseudogiornalistiche nostrane, che hanno riportato una accusa irricevibile come una verità acclarata. Ovunque leggiamo, testualmente, " Berlusconi bacia le mani di Putin, insanguinate fino ai gomiti".
Una immagine forte, tesa a screditare un nostro "onorevole" rappresentante. Ma, forse, ancora peggiore è la chiosa a questo terrificante j'accuse, l'asciutto "Bene la Meloni".
Certo, perchè lei le ...mani le bacia a Zelensky, incurante del sangue versato in otto lunghi anni di provocazioni a Putin, a partire dalla strage di Odessa.

Ancora una volta, la stampa si fa megafono di diktat esteri, ed enfatizza la pagella che un dittatorucolo straniero si sente in diritto di dare al governo di un paese libero (?) e sovrano (?!) quale l'Italia dovrebbe essere.

Chi ha concesso al comico guerrafondaio di trinciare giudizi sulle legittime posizioni dei nostri governanti? Ahimè proprio noi, sessanta milioni di ignavi che lasciano che sia, che non si scompongono, che non si compromettono. Noi, che "ci indigniamo e poi gettiamo la spugna con gran dignità", come lo stato secondo Faber nella sua "Don Raffaè".

L'acre alito del servo di Biden ci soffia in faccia venti di guerra, e noi abbozziamo, omertosi come certi ricchi prestanome di quella (altra) montagna di me*da che è la mafia. Zitti quando l' "onorevole" sbaglia, silenti quando ha ragione da vendere ( ed infatti se la vende bene).
Ahi, serva Italia, de' nemici ostello...