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Il caso IMPAGNATIELLO: non è un narciso

Ritratto di zina
Inviato da zina il Ven, 09/06/2023 - 18:52

Oggi ho incontrato il dottor Mario Trevisant, rinomato psichiatra che ha lavorato per trent’anni presso l’U.O.S.M. SALERNO 5.
Con lui ho voluto parlare del caso Impagnatiello che ha sconvolto l’opinione pubblica. Alessandro Impagnatiello ha ucciso a Senago con inaudita ferocia la sua compagna Giulia e il bambino che lei attendeva. Questo tragico evento ha distrutto la famiglia Tramontano-Femiano che, a detta di tutti, era unita, amorevole, felice.

Dottore la sua opinione sul caso Impagnatiello? Alcuni psichiatri hanno definito l’omicida un narciso.

La mia opinione nasce solo dalla lettura dei verbali dell’interrogatorio dell’omicida ma credo di poter asserire che Impagnatiello non è un narciso, ma uno spietato e lucido assassino, un delinquente edonista un viziato senza valori, incapace di accettare un rifiuto.
Sono molto arrabbiato. Mi auguro che questa tragica vicenda faccia riflettere, aldilà della indignazione emotiva del momento.

Dottore, si riferisce alle pene previste per questo tipo di reati? ho letto, che in questo caso è stata esclusa la crudeltà e che l’imputazione è di un solo omicidio.

Si. Io infliggerei la pena dell’ergastolo, senza nessuna attenuante. Escludere la crudeltà? ma è vergognoso! Contare le coltellate e valutare l’arma del delitto per dimostrare la mancanza di “eccessiva pervicacia “è folle.

Questo individuo non era in “acting out”. In psichiatria l’acting out si riferisce a una situazione in cui una persona agisce prima di riflettere, senza considerare le conseguenze della sua azione e in questo caso si possono compiere atti di violenza incontrollabili. NO!

Questo individuo ha ucciso perché voleva uccidere e lo dimostrano proprio le tre coltellate. Ha ucciso una donna e il bambino che portava in grembo, dunque un individuo a tutti gli effetti formato, dotato di memoria tattile, olfattiva, emozionale, se non è crudele questo? Se il bambino non è considerato un individuo a pieno diritto, manca la tutela della vita.

Dottore, la madre dell’assassino lo ha definito un mostro. Come commenta questa affermazione?

È la cultura dello spritz: aperitivo e divertimento per colmare il vuoto dentro.
La cultura della superficialità della vita. Questi genitori sono colpevoli.
Il primo insegnamento è l’esempio. Bisogna parlare da subito ai bambini di relazioni rispettose e atteggiamenti positivi nei confronti delle ragazze delle donne, della vita in tutti i suoi aspetti.

Tutti devono comprendere che solo ciò che fanno e dicono guida il comportamento, gli atteggiamenti e le convinzioni dei loro figli a breve e lungo termine. Insegnare il rispetto è fondamentale per creare relazioni sane e felici tra individui.

Qualsiasi bambino è come un foglio bianco. Quello che scrivi è quello che un giorno leggerai…

Dottore, troppe donne vittime di violenza, esiste un modo fermare questa strage infinita?

Sì spero di sì… garantendo pene severe e certe e educando le future generazioni in modo migliore.

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