Essere o apparire?
E’ ormai superato lo spinoso dilemma proposto da illustri pensatori. Se sia meglio essere o avere, questo non ci è dato ancora di capire. Abbiamo tutti storto il naso davanti a chi pensava che “l’avere” fosse preferibile “all’essere”, quando Erich Fromm ha occupato le librerie degli anni settanta. E forse eravamo sinceri. L’Avere è sinonimo di accaparramento, di soldi, di oggetti, in contrapposizione alle relazioni, agli affetti, alla solidarietà…all’Essere.
Ma 20 anni dopo, con il naso storto, ci siamo voltati facendo spallucce, pensando non fosse un problema su cui perdere molto tempo. Il tempo è prezioso, così come i pensieri da dedicare alla riflessione. Talmente preziosi che abbiamo smesso di pensare, il tempo basta solo per agire e le azioni ci portano lontano dai dilemmi, là dove tutto è indistintamente permesso. Quasi in un delirio nevrotico per sottrarsi al proprio essere, una fuga per evitare di affacciarsi in un pozzo di cui è invisibile e pauroso il fondo.
E in questa corsa si perdono per strada le cose che ci rendono la vita più complicata perché ci frenano, ci fanno riflettere. E così la vita diventa semplice ma superficiale. Non c’è nulla di più immateriale dei sentimenti, quelli per cui la vita diventa vita, ma si complica. Non c’è più tempo per riflettere e per scegliere. Bisogna agire, apparire, e su più fronti, impegnarsi in operazioni multitasking, quasi come soldati di un’armata combattente per la felicità endorfica…
E mentre scrivevo questo, mia figlia si sdraia accanto me, curiosando tra le parole scritte. Provo a leggergliele, lei non capisce subito, mi dice che lo trova alquanto difficile. Le spiego che sto facendo delle riflessioni su cosa è più importante per le persone, essere o apparire. Lei mi chiede cosa ne penso io e allora mi dilungo in una accorata filippica contro l’apparire. Mi interrompe all’improvviso e mi dice: “Se pensi che sia più importante l’essere, perché quando ti vesti ti metti cose che ti nascondono la pancia e ti fanno sembrare meno grassa?”. Concludo immediatamente la mia dissertazione e …anche il mio scritto!
- Blog di Patrizia Clemente
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