Vi sono infiniti modi per raccontare una terra culturalmente complessa come la Campania.
Di Sorrento si può narrare attraverso i ricordi di viaggio, i giudizi talvolta sorprendentemente appassionati, le impressioni dei tanti artisti stranieri come Goethe, J.Cooper, Maksim Gorkij che qui hanno vissuto.
Ripercorrere i sentieri dalla letteratura, rintracciare gli spazi e gli ambienti che hanno ispirato piccoli e grandi capolavori non è semplice. È un percorso che non prevede tappe, pellegrinaggi o soste in luoghi stabiliti, ma è fatto di arie, sensazioni, profumi non svaniti, malie evocate negli scritti di alcuni tra più celebri autori della letteratura mondiale.
Un viaggio “letterario” può partire con Torquato Tasso, il famoso poeta autore della ”Gerusalemme Liberata”, nacque a Sorrento e alcuni sostengono che la sua appassionata difesa della civiltà cristiana contro la barbarie dell’Islam, sia motivata anche dal terribile assedio che la sua amata città subì dai Turchi nel 1558.
L’americano James Fenimore Cooper, autore de ”L’ultimo dei Mohicani”, si stabilì a Sorrento nel 1830 e qui scrisse alcune bellissime pagine del diario “Gleanings in Europe: Italy”.
Anche Goethe soggiornò in questa città e nel suo “Viaggio in Italia”, rappresentava la terra delle Sirene, come “Un giardino dell’Eden”.
Infine, Maksim Gorkij, uno dei più grandi scrittori russi che visse a Sorrento tra il 1921 e il 1928, in una lettera ad un amico cosi descriveva la penisola sorrentina:
“ Qui si vede subito, in un giorno, tanta bellezza che si rimane inebriati e non si può realizzare nulla.
Il golfo di Napoli è più bello e più profondo dell’ amore e delle donne. In amore si scopre tutto e subito. Qui io non sono sicuro se è possibile scoprire tutto.
Nella mia mente, un diavolo felice sta ballando la tarantella”.
- Blog di zina
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