… E ho detto tutto!
Non credo ci sia una citazione migliore di questa per definire “filosoficamente” gli interventi che mi porteranno sulle pagine di questo Blog. La filosofia dell’Hodettotutto è quella scuola teoretica che ritiene i processi del pensiero più veloci di quelli della comunicazione e partendo da questo unico principio, noi adepti , rinunciamo a fornire la conclusione verbale dei nostri pensieri rifugiandoci nella formula “…e ho detto tutto” presumendo che l’esposizione fino ad allora fatta, possa contenere indizi affinché l’interlocutore arrivi, senza dubbi, a quella stessa conclusione che è nella nostra mente e che non ha trovato parole veloci ed efficaci per essere espressa. In parole povere, siamo inconcludenti. … Che non è un valore negativo… non sempre, almeno. Non concludere un discorso, l’esposizione di un’idea, di un pensiero, consente a chi ascolta la possibilità di dare un corso, uno sviluppo, un’evoluzione, un significato che non sono espressi, ma sono possibili, latenti, embrionali. La filosofia dell’Hodettotutto dà, insomma, la facoltà della libera interpretazione, come per certi film in cui nell’ultima scena non si risolve un bel niente e mentre i protagonisti si trovano seduti a parlare o, magari, anche in silenzio, parte la musica con i titoli di coda e il finale è rimesso alla sensibilità, al carattere, alle inclinazioni dello spettatore
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