Giorni di consultazioni e, per ex elettori del PD, giorni di mal di pancia post-pasquali.
Sì perché si è capito che la volontà espressa come un mantra dai dirigenti PD di stare all’opposizione, l’ostinazione capricciosamente orgogliosa di non assumere un ruolo diverso da quello a cui lo hanno relegato il risultato delle urne, è la punizione che meritano quegli elettori PD che hanno votato 5 stelle e che potrebbero vedere realizzarsi l’incubo di un’alleanza 5S con la destra più becera, rozza, razzista, opportunista, bigotta e ignorante quale è quella della Lega e dell’accozzaglia ad essa affine. Incubo fatto ad occhi aperti nella cabina elettorale prima di tracciare la X sulla scheda e che è stato scacciato con un sospiro e un: “Speriamo bene”.
Dalla prima apparizione pubblica dopo il 4 marzo infatti, le dichiarazioni, le facce, gli interventi dei rappresentanti PD restituivano assai chiaramente, la rabbia, l’ira, per quella sconfitta. La rabbia e l’ira però possono accompagnare le sconfitte quando sono conseguenze di un’ingiustizia, non quando sono il risultato di una cattiva prestazione. In questo caso c’è da prendere atto, riflettere sui motivi, provare a rimediare…
Ma il PD non vuole rimediare, vuole vendicarsi… non vuole riconquistare la fiducia di coloro che l’hanno persa, vuole poter riversare la responsabilità del proprio fallimento sui transfughi, escludendo ogni appoggio ai 5 Stelle e spingendoli di fatto verso l’unico interlocutore che appare disponibile: la Lega.
Ecco la punizione peggiore per tutti quegli elettori del PD che hanno votato 5 Stelle: essere gli unici colpevoli della disfatta della sinistra favorendo l’ascesa al governo del paese della peggiore destra.
Eppure in molti punti del programma del Movimento 5 stelle si possono riconoscere quei principi di servizio, di tutela della cosa pubblica, di giustizia sociale, che sono fondamento dei partiti di sinistra.
Partecipare appoggiando quei punti del programma, quelli in linea con il PD e quelli per l’interesse del paese, potrebbe essere un modo per riconquistare i voti che sono confluiti nel Movimento.
Quello sarebbe l’atteggiamento di un partito che vuole rimediare: riaprire un dialogo con gli elettori persi. Persi perché gli è stato imposto di otturarsi il naso quando sono state fatte alleanze con soggetti “puzzolenti”; persi perché costretti a mettersi il prosciutto sugli occhi quando si faceva scempio dei valori fondanti della sinistra. Invece, dimostrando una volta di più, quell’arroganza tipica del PD renziano, si è deciso che quegli elettori devono essere puniti, puniti per aver tradito il PD…
Puniti perché traditori?
No, scusate… non ci sto!
Non sono gli elettori del PD che hanno tradito il PD! È il PD che ha tradito i suoi elettori…
E se anche alla prossima tornata elettorale quegli elettori non votassero più per il Movimento, di certo non voteranno PD.
“...Si potrebbe andare tutti quanti all’incontro presidenziale
Vieni anche tu? No io no
Per vedere come stanno messe le cose
e gridare "Aiuto aiuto e` peggio che mai"
e vedere di nascosto l'effetto che fa
Vieni anche tu? No io no
Vieni anche tu? No io no
Vieni anche tu? No io no
Ma perche`? Perche` no...”
- Blog di Rosa Buonanno
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