Bianchi-e-Nero
Ad occhi aperti, nel buio, mentre le immagini scorrevano nervose. Cliccando con il mouse, per poi rivedere tutto - due, tre, 10 volte. Lasciando che le pupille catturassero suggestioni, partorire idee, ipotesi, strategie, immerso lui stesso nel vortice di un irrefrenabile cannibalismo concettuale. Imprigionando con i denti aguzzi, concetti, sensazioni, frammenti. Ogni immagine riposta pazientemente nel contenitore di un febbrile gioco di scatole cinesi.
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