-…‘O post! …‘O post! …‘O post!
-Ma che dici? Ogni tanto ti sento biasciare qualcosa ma non capisco niente di quello che dici.
-… Ma secondo te, che sarei venuta a fare su questa spiaggia, di notte… mummificata dint’a sta schifezza e’ sacco a pelo?
-Come? Che ci sei venuta a fare? E’ estate!, siamo in vacanza, è la notte di San Lorenzo, si sta tra amici, intorno a un falò, si mangia, si amoreggia con qualcuno. Ci si sdraia vicino ai ragazzi più belli con la scusa di guardare il cielo a contare le stelle cadenti ma si fa altro fino a mattina.
-E secondo te, io sarei venuta qua, a fa mattina sdraiata per terra, cu’ sti quattro che si atteggiano ‘a “alternativi”, per un gamberone bruciato, due spaghetti azzeccati, pe’ sentì le stesse chiacchiere dell’anno scorso, di quello precedente e di quello prima pure?... e poi ste’ pietre! Tre ce ne stavano su sta’ spiaggia e stanno tutte e tre sotto o sacc’ a pelo mie.
-E sentiamo, che ci sei venuta a fare allora?
-P’o posto!.. Il lavoro! Cosa altro?
-Il lavoro, già. Scema io a chiederlo.
-Per te che stai all’università, il problema non si pone, non ancora, almeno. Per me però dopo il diploma, il corso strapagato, lo stage e il tirocinio dove facevo tutto io e non mi davano un euro, ci sono poche possibilità: andarmene al nord e, sinceramente, l’idea non mi piace proprio; mi metto su un balcone e faccio finta di buttarmi… però soffro di vertigini e va a finire che cado veramente oppure chiedo aiuto all’onorevole Piedidipapera, però solo il pensiero mi fa vomità. Allora…
-Allora?
-… le stelle cadenti
-?!!
-... ne ho visto tre fino a mo’
-?!!
Eccola! Eccone un’altra là… ‘O post’.
- Blog di E.p.
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